Solo un epifenomeno?


“C'è un'arte nella scienza, e della scienza nell'arte: le due cose non sono nemiche, ma solo diversi aspetti del tutto.”
Isaac Asimov

“- Buongiorno, signori… Io sono un elaboratore Hal 9000. Entrai in funzione nelle officine Hal di Verbana nell'Illinois il 22 gennaio 1992… Il mio istruttore mi insegnò anche a cantare una vecchia filastrocca. Se volete sentirla, posso cantarvela.
- Sì, vorrei sentirla, Hal: cantala per me.
- Si chiama Giro girotondo... Giro girotondo, io giro intorno al mondo…”

Dal film: "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick

      Nel dialogo costante tra arte e scienza può capitare di intraprendere qualche curioso esperimento sul tema degli anelli e delle circolarità. Ad esempio, tempo fa, nelle pagine di questo blog, proposi alcune didascalie di foto come traccia per realizzare un insieme di altre immagini simili a delle matrioske: le famose bambole cave in legno di grandezza variabile, ciascuna delle quali è inseribile in quella immediatamente più grande. Ogni didascalia, riprendendo la foto precedente, la inseriva come particolare di una nuova immagine, caratterizzata da un contesto sempre più ampio. Chi fosse interessato a queste deliranti didascalie circolari può trovare i dettagli in questa pagina.
      Nell'era in cui, sempre più frequentemente, ci domandiamo se i recenti sistemi di intelligenza artificiale hanno speranze e aspirazioni, sogni e sospiri, convinzioni e afflizioni... ho pensato di riproporre, in chiave più attuale, qualcosa di simile. Sono così partito da una mia immagine e ho chiesto ad un chat di generarne una descrizione, ho chiesto anche di generare un prompt, ovvero un comando testuale che permette di creare, a partire da questo testo, una nuova immagine. Quindi, come alcuni di voi avranno già intuito, l'immagine generata da un software di intelligenza artificiale è stata utilizzata per generare un nuovo prompt e poi ancora una nuova immagine, fino ad una decina di iterazioni. Ecco i risultati di questa nuova delirante circolarità!
      Partiamo, dunque, dall'immagine iniziale e dalla successiva descrizione effettuata dal chat:
L’immagine mostra una figura umanoide al centro dell’immagine; ha un volto ovale bianco e liscio, senza occhi, naso o bocca.
Indossa un drappeggio bianco che fluttua, dando un senso di movimento o vento.
La figura estende la mano verso una forma irregolare di fumo o vapore bianco che fluttua nell’aria.
Lo sfondo è diviso orizzontalmente: la parte superiore è di un colore blu scuro uniforme che rappresenta il cielo; la parte inferiore rappresenta l’acqua ed è anch’essa di colore blu scuro.
Non c’è nessun altro oggetto o elemento visibile nell’immagine oltre alla figura e alla nuvola di fumo/vapore.

Passo 1: Il prompt prodotto dal chat a partire dalla mia immagine e la relativa foto generata dall'AI:

Una scena surreale dove una figura senza volto in abiti drappeggiati, che ricorda le statue classiche, tende la mano verso una nuvola di fumo o nebbia su uno sfondo di un oceano scuro e un cielo blu profondo.

Passo 2: Il prompt prodotto dalla foto precedente con la successiva immagine generata dall'AI:

Una scena surreale dove una statua classica, drappeggiata in vesti fluttuanti, estende la mano per toccare una nuvola che è a portata di mano. La nuvola sembra allontanarsi dal tocco della statua, su uno sfondo di una scena oceanica drammatica e tempestosa.

Passo 3: Il prompt prodotto dalla foto precedente con la successiva immagine generata dall'AI:

Una scena surreale dove una statua classica, drappeggiata in vesti fluttuanti, estende la mano per toccare una nuvola che è a portata di mano. La nuvola sembra allontanarsi dal tocco della statua, su uno sfondo di una scena oceanica drammatica e tempestosa.

Passo 4: Il prompt prodotto dalla foto precedente con la successiva immagine generata dall'AI:

Una scena maestosa ed eterea dove una statua classica tende la mano verso una luce radiosa in mezzo a nuvole drammatiche, con un oceano sotto e colonne antiche sullo sfondo.

Passo 5: Il prompt prodotto dalla foto precedente con la successiva immagine generata dall'AI:

Una scena celestiale, con un angelo che tende la mano verso il sole radioso in mezzo alle nuvole, circondato da architettura classica.

Passo 6: Il prompt prodotto dalla foto precedente con la successiva immagine generata dall'AI:

Una scena celestiale all'interno di una struttura architettonica, con un angelo che sale verso una fonte di luce radiosa circondata da nuvole e uccelli.

Passo 7: Il prompt prodotto dalla foto precedente con la successiva immagine generata dall'AI:

Una scena celestiale all'interno di una struttura architettonica grandiosa, dove esseri eterei sono illuminati da una luce radiosa che emana dalla figura centrale con le ali spiegate.

Passo 8: Il prompt prodotto dalla foto precedente con la successiva immagine generata dall'AI:

Un'opera d'arte che rappresenta una scena celestiale all'interno di una grande cattedrale, con angeli illuminati da una luce divina, circondati da dettagli architettonici intricati.

Passo 9: Il prompt prodotto dalla foto precedente con l'ultima immagine generata dall'AI:

Un'opera d'arte che rappresenta una scena celestiale all'interno di una struttura architettonica grandiosa, con esseri eterei illuminati da una luce divina, circondati da dettagli architettonici intricati.

La descrizione dell'ultima immagine effettuata dal chat:

L’immagine mostra un affresco intricato e dettagliato sul soffitto di una struttura, presumibilmente una chiesa o un palazzo. Il disegno rappresenta figure angeliche e nuvole intorno a una luce centrale brillante.
Figure angeliche, scolpite con grande dettaglio, sono raffigurate in varie pose attorno a una fonte luminosa centrale.
La fonte luminosa irradia raggi di luce che illuminano le figure circostanti e le nuvole.
Elementi architettonici ornati incorniciano l’affresco, mostrando la ricchezza dei dettagli artistici.
L’atmosfera dell’immagine è eterea e divina, con un focus sulla luce centrale che sembra essere la fonte di energia o illuminazione spirituale.

      Osservando il risultato finale mi è tornato in mente il titolo di un paragrafo del libro Anelli nell’io del brillante Douglas Hofstadter: “La scoscesa discesa della teleologia” per due principali considerazioni. La prima relativa al tentativo di aggiungere sempre nuovi elementi, simboli e significati alle varie immagini, spingendoci verso una visione più simbolica e universale, attraverso gli angeli e la luce divina, aspetti del tutto assenti nella foto originale. La seconda considerazione si palesa invece nelle ultime due creazioni che lasciano emergere una sorta di nuovo livello o gerarchia, ovvero l'idea di una rappresentazione (sacra) nella rappresentazione: quella di una grande cattedrale che diviene contenitore per la sintesi dei precedenti raffinamenti, ormai promossa a vera e propria opera d'arte e non più alla descrizione di una semplice scena.
      E voi che opinioni vi siete fatti su queste nuove tecnologie da questo semplice esperimento?


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