Memorie –s


"I soli con i quali mi piacerebbe di trovarmi in compagnia, ora, sono gli artisti e coloro che hanno sofferto: coloro che sanno cos'é la bellezza e che sanno cos'e il dolore; tranne costoro, nessun altro m'interessa."
Oscar Wilde

      Il primo LP dei CommonXperience si intitola “Memorie –s", un lavoro che nasce come un concept album che, attraverso otto intense tracce, cerca di rappresentare un viaggio metaforico di elaborazione della sofferenza fisica e spirituale. Il disco si apre infatti con i primi quattro brani in cui viene rappresentata la parte più buia del percorso, che poi durante l'ascolto, si trasforma invece in luce e speranza nel futuro. Un viaggio introspettivo e illuminante che traccia dopo traccia lascia scoprire il mondo musicale della band e di cui abbiamo provato a darne una personale interpretazione visiva.

AVALON
      Porto indosso l'armatura dei sogni perduti, ma il mio cuore è un lamento palpitante. La mia spada, compagna fedele di mille notti stellate, riposa al mio fianco, unico testimone delle mie battaglie nascoste. Mia fedele amica, che rifletti la luce di lune dimenticate, troverò mai la strada per l'isola incantata? Continuerò a cercare, a sognare, finché avrò fiato, per ogni giorno che passa, per ogni notte che cade, sarò il Cavaliere di Avalon, in questa vita e oltre, senza rimpianto, senza paura.


AMANE'
      Per un attimo mi sono specchiata in una foto la cui luce era sospesa di fronte la malinconica poesia del mio vagare senza meta, in questo parco silenzioso, bloccata da una primavera che sboccia intorno a me e di cui non riesco a comprenderne il calore, la gioia o la vita. Il mio cuore è chiuso in un grigio velo di malinconia! Dove sono finiti i miei sogni, le speranze e le certezze? Sembra tutto svanito come petali al vento, lasciandomi sola e smarrita in un mondo che si è dissolto davanti ai miei occhi, mentre di me non resta più neppure un sorriso che possa illuminarmi il volto. Solo un'eco lontana sempre più flebile, come la fiamma che lotta per non spegnersi nel buio. Se almeno tutto non fosse così fragile ed effimero, così incerto e sfuggente, potrei forse credere ancora in qualcosa, tenermi stretta a una speranza. E allora mi allontano dalla paura di perdermi sempre di più, con un sussurro che mi chiede di non arrendermi, di cercare nuovi sentieri dove gettare l'ancora della mia esistenza, “perché nulla è quel che sembra", come recitano le ultime parole di quella canzone che porta il mio stesso nome.


MISS CALIFORNIA
      Nel silenzio dei miei pensieri, ogni giorno provo ad indossare un sorriso falso, lucido la mia maschera di normalità e imploro al mio cuore contrariato di tacere. Cammino lungo strade affollate per provare a sentirmi meno invisibile, ma sull'asfalto scorre solo un'ombra smarrita in cerca di un raggio di luce gentile. E così continuo a vagare, sospesa tra due mondi, sognando un domani dove la diversità si tramuti in un abbraccio per tutte le anime perse così che possano brillare amate ed apprezzate. Ma il presente resta rigido come una pietra, riempito di sguardi furtivi e sussurri in un tetro labirinto di giudizi nel quale il mio spirito si smarrisce.


SOLO GLI DEI LO SANNO
      Ho mischiato sogni e chimere con gioie e dolori, senza mai avere la pretesa di sapere se ci fosse un disegno a scortare il mio cammino. Amare, vivere per un ideale, vagare alla ricerca di verità e bellezza, creare con tutta la passione possibile. E poi elargire versi, come fossero fiori, più che mai adesso che sono fragile e stanco, per farne dono agli Dei, sottovoce, con prudenza, insieme a piccole dosi di domande nascoste tra l’inchiostro di appunti sbriciolati sui muri delle città, solo nella speranza che tutto non sia stato vano. Ma il dubbio resiste come una roccia, rimescolando fino alla nausea i miei oscuri pensieri: forse solo gli Dei lo sanno se ho sprecato i miei giorni o se ho invece reso onore al mio fato! E quando i piedi si fanno stanchi trovando da soli la strada di casa, mi assale un dubbio: se non esistesse alcun fine e fossimo noi l'unico significato di tutto questo?


IL SOLE A TOKYO
      Una danza sfrenata di punti di vista ha ripreso a scorrermi nelle vene! Nulla è assoluto: l'ho compreso appieno in questa convalescenza, rinunciando a giudicare il mio cammino trascorso. Azioni dettate dall'allora, col senno di quell'istante. In fondo, il sentiero non è mai diretto, ma tortuoso e intricato, con svolte, ostacoli e meraviglie a imprimersi nell'anima. Ogni passo e ogni caduta mi hanno reso chi sono, tra gli affanni raccatto attimi di grazia a dare un senso al viaggio, lasciando che questi fiori di ciliegio, dipingano il mondo di tenerezza, come un raggio di sole primaverile a Tokyo, un raggio che accese i ciliegi in fiore. Istante fuggente eppure eterno, scolpito nell'essenza, a raccontarmi che per quanto arduo sia il cammino, esistono frammenti di stupore che echeggiano ovunque. Esistiamo noi, esseri imperfetti e meravigliosi, con le nostre contraddizioni, i nostri dubbi, le nostre gioie e i nostri dolori. E fin quando la bellezza continuerà a circondarci e a confonderci, anche nell'ombra, la vita avrà un senso da celebrare.


E SARA' UN ADDIO
**Respiro.**
Ho imparato a rallentare, ad assaporare l'essenza di ogni respiro. Perché è lì, in quelle fugaci epifanie, che risiede la vera ricchezza. Nell'abbracciare l'impermanenza trovo la pace, nell'apprezzare il presente scopro la gioia più pura.
**Vivo.**
Ogni momento è un universo di possibilità, dal battito d'ali che può scatenare una tempesta fino al soffio che fa volare un dente di leone, mosaico di istanti preziosi.
**Amo.**
Mentre il tempo scorre, indifferente, colgo l'essenza di ogni piccola crepa perché è in essa che si cela l'infinito e la mia anima, finalmente libera.
**Sogno.**
Una luce soffusa illumina il volto, mentre i pensieri scorrono su queste onde accarezzate dal vento. Ho attraversato ombre profonde e navigato mari in tempesta, il dolore ha forgiato il mio cuore, lasciando cicatrici che adesso raccontano soltanto delle storie.


VOLARE SENZ'ALI
      Nel silenzio del palcoscenico vuoto, dove l'eco dei passi si perde tra le quinte, mi ritrovo a danzare coi fantasmi dei miei giorni più grigi, mentre le punte dei miei piedi raccontano storie di cadute e di rinascite. In questa ritrovata solitudine, una verità mi si rivela chiara e cristallina: la vita e la danza sono entrambe fuse con cadute e risalite, passi falsi e grandi salti. E allora sorrido, sorrido ai ricordi, a quel mantello di piombo che mi strappava le lacrime dagli occhi, perché adesso mi accorgo che ogni tristezza è stata solo un passaggio, un movimento gentile nel grande balletto dell'esistenza, trasformato in una nuova coreografia. E io sono qui, nell'abbraccio dell'arte, a danzare in mezzo a tutto questo e a celebrare ogni momento con la grazia di chi ha capito che non c'è luce senza ombra. Perciò danza con me ombra del passato, fai un inchino e poi esci da quella porta dopo aver toccato in volo, senza ali, l'intero cielo con la punta delle dita, mentre il pubblico trattiene il respiro.


MEMORIE DI TE
      Il nostro viaggio musicale finisce qui, con un ponte sonoro che ci proietta verso l’orizzonte luminoso del domani. Questa canzone è un inno alla speranza e all’ottimismo, un invito a guardare avanti con fiducia, portando con noi il prezioso bagaglio delle esperienze. È il momento di celebrare le lezioni apprese e di usarle come solide fondamenta per costruire i nostri sogni futuri. Lasciatevi trasportare dalle melodie che tessono insieme passato, presente e futuro, in un armonioso intreccio di emozioni e aspirazioni. Questo brano non è solo una conclusione, ma un nuovo inizio, un passo coraggioso verso le infinite possibilità che ci attendono.

Ascolta i brani
Label Sorry Mom!
Distribuzione The Orchard
Management e Ufficio Stampa Sorry Mom!


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