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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Archetipi - Manomissioni

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    Nero come origine, mare ancestrale la cui luce delle immagini emerge in isole, tracciando atlanti di energie primordiali su ciò che deve essere esplorato. Non si distingue qui tra verità e miraggio: passato e immaginazione si confondono, si fatica a capirne i contorni e tutto pare ugualmente irreale, con passaggi, richiami, deviazioni e più indietro ancora, di vertigine in vertigine, per territori di puro pensiero, per disgregazioni o per preciso destino, per volontà, per ebbrezza, per inciampo. L'origine è in questo fiume e in un dissesto, due radici che a volte lottano, altre si mischiano. Le immagini non sono qui per dimenticare il tempo, ma per celebrarlo. Maestri d'ombra non abbiamo rinunciato a cercare la chiave di quel mare nero, ignoto, fonte di archetipi e geometrie che in un processo infinito si costruiscono e negano. In quanto alla mente, a volte si incanta, altre si perde, perché le geografie dell'anima non scoprono luoghi, bensì inventano, lasciando in cam

DenKen

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     Come si mette in mostra un pensiero? E’ piuttosto immediato lasciarsi ispirare da una rappresentazione della mente come moltitudine, uno sciame formato da numerose e semplici entità che si lasciano condurre verso una più definita, elegante e complessa figura. Un volto umano, la statua, teste leggermente inclinate per l’estrema concentrazione, fino ad un vortice contenente ingannevoli copie di se stesso, per poi svanire, o fare ritorno, alla festosa danza di uno stormo, nel quale pesci aleggiano come uccelli, incuranti del soffio leggero che li anima e sorregge. "Il pensiero che respinge più appassionatamente il proprio condizionamento per amore dell'incondizionato cade tanto più inconsapevolmente, e quindi più fatalmente, in balía del mondo." T. W. Adorno Ti potrebbe anche interessare: Filosofia del mare