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L'Uomo, il Tempo, la Natura

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"La Natura è un tempio dove incerte parole mormorano pilastri che sono vivi, una foresta di simboli che l'uomo attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari." C. Baudelaire "Questo universale porre fuori valore ogni presa di posizione di fronte al mondo oggettivo già dato e, in special modo, ogni presa di posizione quanto all'essere (concernente l'essere, l'apprenza, l'esser-possibile, l'esser-presunto, l'esser-probabile e simili), oppure, come si suol dire, questa epoché fenomenologica, questa messa entro parentesi del mondo oggettivo, tutto ciò non ci pone di fronte come ad un mero nulla. Quello che piuttosto - ed appunto per ciò - diviene nostro proprio, o più chiaramente, quel che perciò diviene proprio a me che medito, è il mio esperire puro con tutti i suoi momenti puri e tutto ciò che esso intenziona, l'universo dei fenomeni nel senso della fenomenologia." E. Husserl       L'attimo fuggente di una fotografia è per

Memo-grafie

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"Come quelli che si mettono in viaggio per vedere con i loro occhi una città desiderata e immaginano si possa godere, in una realtà, le delizie della fantasia." M. Proust, Dalla parte di Swann       Sempre più spesso la fotografia diviene strumento alla ricerca di esperienze passate, contenitore privilegiato di ricordi quasi mai logici o volontari che si depositano, strati di ombre, l'uno sull'altro, fino al limite ottico di una figura totalmente buia. Si ottiene, in qualche modo, la creazione di una realtà nuova attraverso l'accostamento minuzioso di numerosi frammenti di tempo, composti di inesattezze, vuoti, elementi incompleti e spazi consegnati all'oblio. I ricordi, continuando a riaffiorare, assumono fattezze sempre più astratte, le immagini, già sottili come un foglio di seta, si sfilano quasi del tutto, trasformandosi in lunghe file di parole mentre gli oggetti che riemergono dal mare della memoria sono già pura calligrafia.