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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Elogio della parola

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“Con la modernità, in cui non smettiamo di accumulare, di aggiungere, di rilanciare, abbiamo disimparato che è la sottrazione a dare la forza, che dall'assenza nasce la potenza. E per il fatto di non essere più capaci di affrontare la padronanza simbolica dell'assenza, oggi siamo immersi nell'illusione inversa, quella, disincantata, della proliferazione degli schermi e delle immagini” Jean Baudrillard “Tu sei un artista, io un pensatore. Tu dormi sul petto della madre, io veglio nel deserto.” Herman Hesse       Il titolo di questo breve post prende ispirazione dall'omonimo libro di Lamberto Maffei (Edizioni Il Mulino, 2018), medico e accademico dei Lincei, tra i maggiori esperti mondiali di neuroscienze. Quanto è importante la parola , intesa nel suo significato più esteso di pensiero , nel processo che sottende la nostra capacità di comprendere la realtà? E in che modo tutto ciò è collegato col mondo delle immagini?       Cominciamo con l'osservare che

"Aqua"

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"Chi è privo di un mito è un uomo che non ha radici." Carl Gustav Jung       Vi presentiamo il concept di un’animazione che nasce dalla fusione di due linguaggi artistici: la musica e la fotografia. Il video è ispirato a una traccia musicale sperimentale, creata da Cattivo Costume , Raffaele Cesarano (darabouka) e Patrizia Ferrarini (campane tibetane) , che fonde in modo magistrale campane tibetane, strumenti ancestrali e voce. Il risultato è un racconto sonoro che evoca atmosfere mitologiche e primigenie. Le immagini fotografiche che accompagnano la musica, sono state scelte per rappresentare la dimensione visiva di questo racconto, attraverso una dimensione metafisica e cercando di trasmettere il nostro modo di conoscere il mondo per mezzo dell’arte e lontano da alcuni stereotipi. Speriamo che il video vi piaccia e vi coinvolga. Buona visione!       Nelle profondità dell'etere, al di là del velo del tempo, fluiva l'acqua dell'oblio e del ricordo, tessend

"Res"

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“Le parole non mi sono d’aiuto, quando provo a parlare della mia pittura. Questa è un’irriducibile presenza che rifiuta di essere tradotta in qualsiasi altra forma di espressione.” A. Burri “Comunicare a qualcuno i propri desideri senza le immagini è brutale. Comunicargli le proprie immagini senza i desideri è stucchevole (come raccontare i sogni o i viaggi). Ma facile, in entrambi i casi. Comunicare i desideri immaginati e le immagini desiderate è il compito piú arduo. Per questo lo rimandiamo. Fino al momento in cui cominciamo a capire che rimarrà per sempre inevaso.” G. Agamben       Il termine latino "Res" è la cosa che esiste al di là del nome e del viso, la sostanza che persiste nel tempo, nello spazio e nel caso, la danza ininterrotta tra il palpabile e l’effimero. Sospesa tra il mistero dell’essere e la concretezza dell’esperienza è la musa silente di queste immagini fotografiche. Rappresenta, in una visione più ontologica, il tessuto della realtà oggettiva