“Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere senza sosta tutte le forme di vita, che egli considera inferiori, non saprà mai cos'è la salute e non troverà mai la vera pace. Gli uomini continueranno ad ammazzarsi fra loro fintanto che massacreranno gli animali. Colui che semina l'uccisione e il dolore non può raccogliere la gioia e l'amore.”
Pitagora
Questa serie di immagini si propone di esplorare il rapporto tra uomo e natura attraverso un vago riferimento all'iconografia biblica dell'arca. La natura custodisce una saggezza antica e arcana che l'uomo ha smarrito: rispettarla significa riconoscere il valore intrinseco di ogni creatura e il ruolo fondamentale che essa gioca nell'ecosistema. Le immagini, in molti casi realizzate tramite software di intelligenza artificiale generativa, hanno come filo conduttore il rispetto per gli animali e la salvaguardia del creato.
L'uomo, in quanto parte integrante della natura, ha il dovere di custodirla e di preservarne bellezza e complessità. L'allontanamento da questa consapevolezza ha portato a un crescente sfruttamento delle risorse naturali e a un generale disprezzo per la vita.
L'arca di Noè rappresenta un'ultima speranza di salvezza per un mondo sempre più vicino all'orlo della distruzione. Le immagini, evocative e surreali, vogliono trasmettere la bellezza e la fragilità del creato. Rappresentano animali di diverse specie sempre nello stesso contesto naturale, caratterizzato da terra e radici, una sorta di spazio mentale, e rivolgendo sempre lo sguardo verso Noè, invisibile fino alla fine e posizionato, idealmente, nella parte sinistra della scena. La figura del profeta è anch'essa caratterizzata da terra e radici, e assume le fattezza di una statua classica, quasi a rappresentare quell'ideale sfuggente della più autentica umanità.
Ogni fotografia è accompagnata da un breve testo in prima persona, una evocativa presentazione di ogni singola creatura, volta a stimolare la riflessione e a risvegliare la sensibilità del pubblico.
Attraverso la bellezza delle immagini e la profondità dei testi, si spera di ispirare un cambiamento di rotta nel nostro rapporto con il pianeta e le creature che lo abitano. Il palindromo usato nel titolo non lascia vie d’uscita: può essere letto in più direzioni ma con un solo senso, un punto fisso che non ammette negoziazioni o rinvii.
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