RADICanto


“Ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.”
Alda Merini

      Nel corso della storia, innumerevoli artisti e movimenti artistici hanno posto la condizione umana al centro della loro riflessione. Solo per citare alcuni esempi significativi appartenenti al mondo della pittura, basti pensare al Rinascimento con Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello che hanno esplorato la bellezza ideale e la forma umana, spesso in contrasto con temi religiosi e filosofici. Durante il Barocco Caravaggio, Rembrandt e Vermeer utilizzavano luce e ombra per creare opere drammatiche per indagare la natura umana, l'emozione e la spiritualità. Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir, due eminenti interpreti dell'Impressionismo, hanno invece catturato la vita quotidiana e i momenti fugaci dell'esistenza umana, spesso con una tavolozza luminosa e pennellate veloci, mentre l'Espressionismo di Edvard Munch e Vincent van Gogh ha messo in scena opere intense e distorsioni della realtà per esplorare la psiche umana e le sue angosce.
      Il Surrealismo di Salvador Dalí e René Magritte ha poi utilizzato immagini oniriche e giustapposizioni enigmatiche per sfidare la percezione della realtà e indagare i misteri dell'inconscio. E ancora Hieronymus Bosch coi suoi dipinti fantastici, come Il Giardino delle Delizie e La Nave dei Folli, riempie le tele di simbolismi enigmatici che esplorano i peccati umani, la follia e la fragilità della vita, insieme alle incisioni di Francisco Goya che offrono una visione satirica e brutale della condizione umana, segnata da violenza, follia e sofferenza. Anche il campo della scultura non è meno ricco di esempi: Auguste Rodin con Il Pensatore e Il Bacio, ha esplorato le emozioni universali e la condizione umana con grande potenza espressiva, mentre le sculture in marmo, come Il David e La Pietà, di Michelangelo rappresentano l'ideale umano e la bellezza fisica con virtuosismo tecnico e profondità emotiva.
      Interi movimenti artistici e filosofici come l'Esistenzialismo, nato nel dopoguerra, hanno infine esplorato temi come l'angoscia, l'alienazione e la libertà individuale nella condizione umana. Autori come Jean-Paul Sartre, Albert Camus e Alberto Giacometti sono riusciti ad esprimere efficacemente queste idee attraverso opere teatrali, romanzi, dipinti e sculture di grande valore. Si tratta quindi di un tema che attraversa territori vastissimi del mondo dell’arte, trattando di questioni sempre attuali, dalle quali non possiamo sottrarci nel nostro confronto quotidiano con la realtà.
      In questo spazio ho condensato alcune opere che vogliono mettere al centro della riflessione artistica proprio il tema fondamentale della condizione umana, termine che ho evidenziato in quanto è anche il titolo di due celebri dipinti del pittore belga René Magritte, il primo eseguito nel 1933 e situato alla National Gallery di Washington, il secondo risalente al 1935 e appartenente alla collezione Simon Spierer di Ginevra. Nello specifico questa serie che ho chiamato RADICanto, una sorta di fusione tra canto e radici, svela un'inedita prospettiva tra la terra e l'umanità, sottolineando quanto le nostre radici siano profondamente intrecciate, spesso più di quanto possiamo immaginare. Qui, la figura umana prende forma in virtù del lavoro silenzioso delle radici attraverso una lenta costruzione guidata da un antico canto, una sorta di energia primordiale da cui sia la terra che l'essere umano hanno gradualmente tratto la loro esistenza.
      Uno sguardo contemporaneo rileva tuttavia una curiosa dinamica: sembra infatti emergere un contrasto con gli attacchi che la terra subisce, mentre questa si difende riappropriandosi nuovamente del suo spazio. Questa operazione di apparente cancellazione si manifesta più come una sorta di riscrittura. Ci piace immaginare che, dietro questo apparente dissidio, si celino invece i veri contorni della convivenza tra uomo e terra. Non più un rapporto di aggressione, ma una simbiosi, una connessione profonda che i nostri occhi purtroppo faticano a catturare a causa della crescente distanza dalle cose essenziali del mondo. Questo progetto si pone come un'indagine, un tentativo di scrutare attraverso uno sguardo meno contaminato da pregiudizi, quali potrebbero essere le modalità per ritornare a un principio di cooperazione e integrazione con il creato in questa era di sempre maggior separazione dalle fondamentali realtà della vita.
Visita la galleria di immagini su Artmajeur

Ti potrebbe anche interessare:
"arcaSacra"
Memorie –s
The sleepless man
Il linguaggio, l'alchimia, la trasmutazione
L'incoscienza dell'Albero

Commenti

Post più popolari