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Visualizzazione dei post da 2024

Oltre la superficie: l'arte contemporanea tra Ontologia, Gnoseologia ed Epistemologia

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“In una figura, cercate la grande luce e la grande ombra, il resto verrà da sé.” Edouard Manet       L'arte contemporanea, talvolta, sembra impegnata in una complessa impresa filosofica, in cui l'opera è il palcoscenico e lo spettatore, come un criceto su una ruota, corre senza capire bene dove si stia andando. Ricordiamoci che essa è figlia, a volte ribelle e irriverente, della filosofia e come tale, va affrontata con gli strumenti del pensiero critico, non con l'ingenuità di chi crede che basti un'intuizione fulminante per comprendere un'opera e per poi vedere degli scarabocchi tramutati in capolavori. Dobbiamo allora appellarci ad alcuni principi cardine della filosofia: ontologia , gnoseologia ed epistemologia affinché possano fungere come una speciale bussola per navigare nel mare magnum di questa straordinaria disciplina. Caratterizzare in modo rigoroso come l'ontologia, la gnoseologia e l'epistemologia entrano nel discorso sull'arte e sull...

L'arte ai tempi dell'effimero

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“arte è tutto ciò che gli uomini chiamano arte” Dino Formaggio       Cari amici, cultori dell'arte e del pensiero critico, siamo giunti a un punto cruciale. Un punto in cui l'arte, quella che un tempo faceva vibrare l'anima e stimolava il cervello, sembra essersi trasformata in un gioco di prestigio per ricchi annoiati. Ma andiamo con ordine, dal momento che ci sarebbe da sviscerare un bel po' di paradossi!       Partiamo da un presupposto tanto banale quanto scomodo: definire l'arte è un'impresa titanica, forse impossibile. Come diceva Dino Formaggio, "arte è tutto ciò che gli uomini chiamano arte". E fin qui, tutto bene. Il problema sorge quando gli "uomini" in questione sono un manipolo di galleristi, critici e collezionisti che decidono che un water rovesciato o una tela bianca imbrattata di vernice sono capolavori da milioni di euro.       Ora, non fraintendetemi. L'arte concettuale, la...

Questi fantasmi: l'arte del reale che trasforma il mondo

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“L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” Paul Klee “Il mondo reale è molto più piccolo del mondo dell'immaginazione.” Friedrich Nietzsche “La realtà è quella che ci raccontiamo a vicenda; non ha altra forma se non quella che decidiamo di darle.” Jean-Paul Sartre       L'arte, come i fantasmi, non rappresenta necessariamente qualcosa di tangibile o autentico; eppure, il suo linguaggio suggestivo, articolato e metaforico è in grado di creare mondi, influenzare interpretazioni e plasmare la realtà. Questa riflessione trova una potente rappresentazione nella commedia di Eduardo De Filippo, Questi fantasmi . L'opera non è solo una storia di equivoci e di ironia, ma un profondo affresco sull'ambiguità del reale e sulla capacità delle interpretazioni di modificare gli eventi, indipendentemente dalla loro veridicità. La trama e la metafora       La commedia si dipana attorno ...

L'impensato e l'ombra che illumina il pensiero

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“Bisogna volere l'impossibile, perché l'impossibile accada.” Eraclito “Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto.” Vincent van Gogh       L'impensato è ciò che sta oltre il pensiero, ciò che non possiamo afferrare direttamente ma che, paradossalmente, ne costituisce il fondamento, la condizione stessa di possibilità. Un'ombra sfuggente che, pur rimanendo nell'oscurità, illumina la nostra capacità di comprendere il mondo. Attraverso la storia della filosofia, questo concetto si è manifestato in diverse forme, influenzando profondamente il nostro modo di intendere la realtà, il linguaggio e noi stessi. Queste brevi note provano ad esplorare, in modo estremamente sintetico, il lungo viaggio dell'impensato attraverso alcune delle principali correnti filosofiche, offrendo una panoramica accessibile e stimolante.        Idealismo tedesco: l'impensato come potenzialità. Da Kant, che con la cosa in sé ...

Lo Spazio, il Tempo, l'Incognito

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“La più bella e profonda emozione che possiamo provare è il senso del mistero; sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza.” Albert Einstein        Lo Spazio, il Tempo, l'Incognito è il tema scelto per l'edizione 2024 delle Connessioni Inattese , convegno che avrà luogo il prossimo 23 Novembre presso la storica sede dell’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a Palazzo Serra di Cassano (Napoli).       L'oggetto di alcune riflessioni sul tema della memoria è scandito attraverso un'opera fotografica tangibile, caratterizzata da un'esperienza sensoriale per mezzo di alcune stampe pensate per essere toccate e sentite tra le dita, tessuto di frammenti di spazio e tempo sottratti all'oblio, atto di resistenza contro la velocità ma anche omaggio alla lentezza e alla contemplazione.       Lo spazio non è mera distanza, ma l'estensione emotiva di un paesaggio interiore. Un luogo intim...

L'insetto nell'io: Cartesio, il genio maligno e i conflitti della mente

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“Mostratemi un individuo sano di mente, e lo curerò per voi.” Carl Gustav Jung       Queste immagini, dense di simbolismo, ci invitano a esplorare i labirinti della mente e i conflitti che la abitano, riecheggiando le riflessioni di Cartesio e del suo celebre dualismo. Come insetti intrappolati in un esperimento metafisico, ci troviamo a osservare le manifestazioni artistiche di una lotta interiore che da secoli affligge l'umanità.       Pervade, quasi ovunque, un'atmosfera onirica e surreale. La luna, che versa un liquido misterioso in un calice rotto, sembra voler alludere all'influenza degli istinti e delle emozioni, forze irrazionali che minacciano l'integrità dell'io. Le rovine classiche, simbolo di un ordine passato, accentuano il senso di fragilità e precarietà. Gli insetti, attratti dal liquido lunare, rappresentano le pulsioni che ci spingono verso l'irrazionale, il proibito. L'immagine è un'evocazione del gen...

Il genio maligno

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“All’inferno il diavolo è un eroe positivo.” Stanislaw Jerzy Lec “Finché si credeva al Diavolo, tutto quel che accadeva era intelligibile e chiaro; da quando non ci si crede più, bisogna, per ogni evento, cercare una spiegazione nuova, tanto laboriosa quanto arbitraria, che incuriosisce tutti e non soddisfa nessuno.” Emil Cioran       Una ribellione inconscia si fa strada contro le norme sociali e familiari! L' archetipo dell'anima ferita è un'esperienza psicologica universale di dolore emotivo che fa parte della condizione umana. Le figure di demoni-donne che accompagnano queste riflessioni, possono essere viste non come folli , ma come qualcuno che sta navigando autenticamente in un mondo folle , rifiutando di conformarsi a norme potenzialmente dannose. Occorrerebbe aprirsi ad una prospettiva più compassionevole e meno patologizzante di certi comportamenti della psiche umana, valorizzando le possibilità di una follia creativa come adattamento ...

Storia della Follia

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“La filosofia non si risolve nel disegno di un sistema ma è proiettata verso tutto ciò che nel sistema non può essere contenuto, esponendolo a un debito di senso che non può mai essere del tutto risarcito.” Jean Hyppolite “Io sono Nessuno! Tu chi sei? Sei Nessuno anche tu? Allora siamo in due! Non dirlo! Potrebbero spargere la voce! Che grande peso essere Qualcuno! Così volgare — come una rana che gracida il tuo nome — tutto giugno — ad un pantano in estasi di lei!” Emily Dickinson       Michel Foucault, nel suo celebre studio sulla follia, propone una riflessione sul rapporto tra ragione e pazzia, focalizzandosi anche sul ruolo delle Meditazioni Metafisiche di Descartes. Secondo Foucault la follia rappresenta una condizione preliminare di non-senso da cui emerge l'opera stessa, la quale non può essere ridotta allo stato psicologico dell'autore. Foucault sostiene che, a partire dall'età classica, la filosofia ha usato il dubbio cartesiano ...

Foto(so)fie

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“All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli orecchi un suono d’una campana; e nel tempo stesso coll’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti sta tutto il bello e il piacevole delle cose. Trista quella vita (ed è pur tale la vita comunemente) che non vede, non ode, non sente se non che oggetti semplici, quelli soli di cui gli occhi, gli orecchi e gli altri sentimenti ricevono la sensazione.” Giacomo Leopardi, Zibaldone “Sia gli scienziati sia gli artisti producono modelli del mondo: i primi formano modelli elementari e semplificati della realtà, che possono essere riprodotti, i secondi modelli soggettivi, interpretazioni emotive della realtà caotica che li circonda e della vita quotidiana.” Lamberto Maffei, Elogia della lentezza ...

Il generale Stumm e la morte dell'ordine perfetto

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“– Ti ricordi, – egli disse, – che mi ero messo in testa di deporre ai piedi di Diotima l’idea salvatrice che ella cerca. Come si vede, ci sono molte idee importantissime, ma infine una dev’essere la piú importante di tutte; è logico, no? Dunque si tratta soltanto di disporle per ordine. Dicesti tu stesso che era un’impresa degna di Napoleone. Ricordi? Poi mi desti una filza di ottimi consigli, come era naturale aspettarsi da te, ma non ebbi occasione di applicarli. Dunque, in poche parole, ho preso io stesso la faccenda in mano!” Robert Musil, L'uomo senza qualità       Ci sono libri universali, caratterizzati da una sorprendente capacità di rispondere a tutti i possibili quesiti dei lettori, dai più esigenti ai meno conformisti, volumi che andrebbero collocati su un ineffabile scaffale degli oracoli! Mi riferisco, nello specifico, al capolavoro incompiuto di Robert Musil: " L'uomo senza qualità " ( Der Mann ohne Eigenschaften ), opera monumentale tr...