Filosofia del mare


"Il mare e la filosofia condividono lo stesso movimento: incarnano la vita, le indicano una rotta."
Cécile Guérard, Piccola filosofia del mare

"Da dove vengono le più alte montagne? Così ho chiesto un giorno. E ho appreso che vengono dal mare."
Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra

      Occorre essere lucidi, liberi da ogni pensiero ingombrante, se si vuole evitare un naufragio in quei pochi istanti del videoclip dove si è in mare, dove il mare, mutato e silenzioso, si sottrae allo sguardo da terra e da cielo.

      Qui, viceversa, lungo la riva o sospesi in più elevate visioni, il fragore delle onde, diviene emblema di affollati pensieri, frattura e discontinuità, ma anche una sorta di affrancamento da possibili finalità o di evoluzioni del sapere.

      In occasione di un'intervista, il filosofo Michel Foucault descrisse lo spostamento della ricerca filosofica dal senso dell'essere al sistema, inteso come insieme di relazioni, rispetto al quale il senso dell'esistenza è soltanto: "una specie di effetto di superficie, un luccichio, una schiuma".

      L'uomo, continua Foucault, è un'invenzione recente destinata a sparire proprio come un volto di sabbia sull’orlo del mare.



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