Dissipatio H.G.
"Quello che per ogni altro sarebbe l'oceano della negazione, un orrore totale, io ci galleggio sopra in una barchetta di carta. Costruita con poche, mediocri, qua e là ironiche, idee generali."
Guido Morselli, Dissipatio H.G.
"Avrai perso metà di te e del mondo, ma l'altra metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutto sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani."
Italo Calvino, Il visconte dimezzato
"Con la modernità, in cui non smettiamo di accumulare, di aggiungere, di rilanciare, abbiamo disimparato che è la sottrazione a dare la forza, che dall’assenza nasce la potenza. E per il fatto di non essere più capaci di affrontare la padronanza simbolica dell'assenza, oggi siamo immersi nell'illusione inversa, quella, disincantata, della proliferazione degli schermi e delle immagini"
Jean Baudrillard, Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà
In un breve racconto de L'Artefice, opera dello scrittore argentino Jorge Luis Borges, si parla di un impero che creò una mappa così dettagliata da essere grande quanto lo stesso impero. Una mappa così fatta, tuttavia, non può che sancire la fine stessa dell'impero, in quanto lo rende non più rappresentabile.
Questa è soltanto una delle tante interpretazioni di tale racconto; riveste notevole interesse il punto di vista che offrì Jean Baudrillard, filosofo e accademico francese, secondo il quale le persone vivono nella mappa in una sorta di simulazione della realtà, dove la gente dell'impero passa la vita garantendo che, il loro posto nella rappresentazione, sia circoscritto e dettagliato dai cartografi.
In questo modo la stessa realtà è destinata inevitabilmente a sgretolarsi a causa del disuso, si dissolve, in quanto ciò che non si usa non può che subire un processo di atrofizzazione e di perdita. Baudrillard continua dicendo che il passaggio da segni che nascondono qualcosa a segni che nascondono che non esiste più nulla da nascondere è una svolta decisiva, in quanto si inaugura una era di simulacri e di simulazioni dove non c'è più nessun dio a riconoscere il proprio sé e non c'è più alcun giudizio per separare la verità dal falso o il reale dalla sua resurrezione artificiale, poiché tutto è già morto e risorto in anticipo. Amen.
Ti potrebbe anche interessare:
DemoniFilosofia del mare
Problemi di sintonia
Commenti
Posta un commento