Ordo amoris
"Siedo accanto alla finestra inondata dalla luna
osservando le montagne con le orecchie,
ascoltando il torrente con occhi aperti,
Ogni molecola predica una legge perfetta,
ogni momento canta un vero sutra:
il pensiero più veloce è senza tempo,
un solo capello è sufficiente ad agitare il mare."
Siddhartha Gautama
"E tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo,
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita."
Hermann Hesse
Il presupposto che i nostri sensi sperimentino una portata limitata della realtà è all'origine di questo breve video. Ad esempio la visuale della protagonista è quasi del tutto priva di colore, le cose appaiono in parte deformi, lo stesso movimento è riconducibile solo a schemi semplificati, mentre l'udito è praticamente assente: appena qualche rumore di fondo, simile ad un difetto di sintonia e ben distante dal cogliere il testo, la forma, la melodia o ancora la collocazione di un'esecuzione musicale a più voci.
Il mondo della filosofia occidentale è straordinariamente ricco di idee su questa umana restrizione di fondo. Il filosofo tedesco Max Scheler, mutuando il tema da Agostino, nella sua opera: "Ordo Amoris", ci suggerisce che l'inclinazione metafisica dell'uomo è la stessa illimitatezza dell'amore, la quale viene esperita come potenza e tendenza illimitata. Solo la possibilità che un ordine personale dell'amore rispecchi quello oggettivo permetterebbe infatti all’uomo di fare esperienza delle cose secondo la loro reale struttura qualitativa, garantendogli una rettitudine del cuore che gli consenta di portare a compimento le possibilità del proprio esistere.
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