Genesi
"Tutta la creazione è fantasia e illusione. La materia è un'illusione per il pensiero. Il pensiero è un'illusione per l'intuizione. L'intuizione è un'illusione per un'idea inalterata. L'idea inalterata è un'illusione per l'esistenza."
F. Pessoa
"Allora io,
rivoltomi da quella parte con i miei limpidi occhi,
contemplando quella figura informe e
percorrendo con lo sguardo il suo aspetto,
nient'altro che un ammasso nerastro di terra,
dissi: quello con il dorso prominente,
quello con la schiena curva e dentellata,
che raggiunge e fende il cielo?
Tanto distante di qui, brutto,
coperto di fumo, non produce alcun frutto,
né pomi, né uva, né dolci fichi:
è privo di alberi e di orti, oscuro,
tetro, triste, truce, vile, avaro.
Ma tu, sorridendo: eppure è mio fratello e mi ama,
e vuole bene anche a te.
Osservalo bene, dunque,
e non disprezzare le sue blandizie.
So che non farà niente che ti sia molesto,
e se non vorrai rimanerci ritornerai."
Giordano Bruno
Il titolo genesi per questo breve video, costruito attraverso frammenti di immagini animate, è stata una scelta facile, quasi scontata, in quanto non è soltanto la rappresentazione visiva sull'idea di un "inizio" ma è anche all'origine di una nuova ricerca sui numerosi sentieri linguistici nel mondo dell'arte.
Le capacità espressive dei linguaggi audiovisivi rapprensentano ad oggi un tramite fondamentale nella comunicazione, stimolano una continua e profonda riflessione sugli usi e sulle ampie possibilità che si aprono sul fronte della creatività.
Personalmente sono anche il tentativo di una convergenza tra elementi più fortemente analitici e la stessa sintesi audiovisiva che si riassume in una tensione della durata mai superiore a qualche minuto.
Negli aspetti analitici emerge la struttura formale di poche immagine di base, unita alla scansione temporale di alcune variazioni evidenziate da un metaforico cromatismo che oscilla fra trasformazioni quasi impercettibili e modifiche strutturali della stessa scena.
La discontinuità visiva che si crea nell'azione dinamica di queste figure primigenie offre il connettivo per quella sintesi finale che si coagula in un gioco di sensazioni, immagini, suoni, trasformazioni e che apre le porte al dubbio, a variegate interpretazioni, a continue e suggestive domande su cui interrogarci.
Una variazione sul tema di questa genesi, infine, prende spunto da alcune parole di Giordano Bruno, vissuto in gioventù non lontano dalle pendici del Vesuvio, per focalizzare maggiormente quell'idea di processo che è all'origine di ogni cosa: il vulcano come incisiva rappresentazione di potenza creativa pressochè infinita, inesauribile, pronta a dissolversi e rimodellarsi dalle proprie ceneri in un'evoluzione illimitata e continuamente mutevole.
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