Nel silenzio dei miei giardini segreti
“Ho appeso alla mia stanza il dagherròtipo di tuo padre bambino: ha più di un secolo. In mancanza del mio, così confuso, cerco di ricostruire, ma invano, il tuo pedigree. Non siamo stati cavalli, i dati dei nostri ascendenti non sono negli almanacchi. Coloro che hanno presunto di saperne non erano essi stessi esistenti, né noi per loro. E allora? Eppure resta che qualcosa è accaduto, forse un niente che è tutto.” Eugenio Montale, Xenia II, 13 “Sorrise alla domanda: - Quali risorse deve contenere un giardino segreto? - Essenzialmente miti - rispose senza troppo esporsi. - ...e quanti? - Quelli che riesci a trovare! - Se non sono tutti? … e se sono più dei miei? - Se ne trovi di nuovi, ecco che sei entrato davvero nel mio giardino segreto” Francesco Menna Frammenti di un dialogo interiore in bianco e nero. Rovine, isole, silenzi e lo sguardo enigmatico di una diavolessa. In questo lavoro esploro il labirinto dell’esistenza, la fragile bellezza del disincanto, la...