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"arcaSacra"

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“Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere senza sosta tutte le forme di vita, che egli considera inferiori, non saprà mai cos'è la salute e non troverà mai la vera pace. Gli uomini continueranno ad ammazzarsi fra loro fintanto che massacreranno gli animali. Colui che semina l'uccisione e il dolore non può raccogliere la gioia e l'amore.” Pitagora       Questa serie di immagini si propone di esplorare il rapporto tra uomo e natura attraverso un vago riferimento all'iconografia biblica dell'arca. La natura custodisce una saggezza antica e arcana che l'uomo ha smarrito: rispettarla significa riconoscere il valore intrinseco di ogni creatura e il ruolo fondamentale che essa gioca nell'ecosistema. Le immagini, in molti casi realizzate tramite software di intelligenza artificiale generativa, hanno come filo conduttore il rispetto per gli animali e la salvaguardia del creato. L'uomo, in quanto parte integrante della natura, ha il dovere di custodi

Produzione artistica e intelligenza artificiale - 2

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“La coscienza è il caos delle chimere, delle brame, dei tentativi; la fornace dei sogni; l'antro delle idee vergognose; il pandemonio dei sofismi; il campo di battaglia delle passioni.” Victor Hugo       Benvenuti in questa nuova intervista curata da Alimberto Torri per Ticino Web TV dove parleremo di Chimere e Intelligenza Artificiale . L'IA Generativa , con la sua abilità di creare immagini, testi e suoni inediti, risveglia la nostra immaginazione e ci permette di esplorare nuove possibilità creative. Le chimere, con le loro caratteristiche ibride, possedevano poteri e abilità sconosciute: allo stesso modo l'IA Generativa ha un potenziale ancora inesplorato che potrebbe rivoluzionare diversi settori della nostra vita. Le analogie non finiscono qui: le chimere, spesso considerate creature mostruose, suscitavano paure e diffidenza proprio come l'intelligenza artficiale che, con la sua capacità di imitare l'intelligenza umana, può generare timori simili, legat

Solo un epifenomeno?

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“C'è un'arte nella scienza, e della scienza nell'arte: le due cose non sono nemiche, ma solo diversi aspetti del tutto.” Isaac Asimov “- Buongiorno, signori… Io sono un elaboratore Hal 9000. Entrai in funzione nelle officine Hal di Verbana nell'Illinois il 22 gennaio 1992… Il mio istruttore mi insegnò anche a cantare una vecchia filastrocca. Se volete sentirla, posso cantarvela. - Sì, vorrei sentirla, Hal: cantala per me. - Si chiama Giro girotondo... Giro girotondo, io giro intorno al mondo…” Dal film: "2001: Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick       Nel dialogo costante tra arte e scienza può capitare di intraprendere qualche curioso esperimento sul tema degli anelli e delle circolarità. Ad esempio, tempo fa, nelle pagine di questo blog, proposi alcune didascalie di foto come traccia per realizzare un insieme di altre immagini simili a delle matrioske: le famose bambole cave in legno di grandezza variabile, ciascuna delle quali è inseribile i

The sleepless man

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“Non possediamo più obbiettivi in cui non credere. Perché è di vitale importanza – forse ancor più che vitale – avere cose in cui non credere.” Jean Baudrillard “Non importa come esce la foto. È l'aspetto dell'altro che ti darà un valore.” Jacques Derrida       Questa foto introduce una breve serie di immagini, scattate in analogico e liberamente ispirate ad un brano musicale di Cattivo Costume . Raccoglie sguardi perduti, volti sfocati che lasciano un'orma senza mai riuscire a delimitarne i tratti. Nell'anonimato di un tempo sospeso e desolato c'è un'umanità silenziosa, in eterna attesa, fatta di frammenti di vita e storie senza alcun nome che si intrecciano in un mosaico di solitudini e in un ritrovo apparentemente casuale e senza più passato. "Sleepless men" che, cercando di vigilare sul mondo e sul senso di verità, sono caduti nella trappola causata dai loro stessi desideri, trasformandosi in figure fredde, anime vaganti, perdute e dimen

Chimere

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Mai nessuno ha raggiunto importanti conclusioni inseguendo semplicemente una chimera. Erich Fromm Vi sono molte assurdità e pensieri chimerici a questo mondo. Arthur Schopenhauer       La Chimera (dal greco antico: Χίμαιρα, Chímaira ) è una figura mitologica nota per rappresentare un amalgama di animali diversi. Creature di questo genere sono presenti nelle mitologie greca, etrusca e romana, così come nelle tradizioni orientali. Le descrizioni e le simbologie variano a seconda degli autori e delle epoche, ma sempre raffigurano l'ambivalenza tra il bene e il male, il pauroso e il fantastico, il mostruoso e l'utopico, l'esistente e l'inesistente.       Nella Grecia classica, ad esempio, la chimera veniva descritta col muso di leone, il corpo di capra, la coda di drago vomitante fiamme. Il leone incarna sia la ferocia che la nobiltà del potere, la capra oscilla tra la lussuria e la fertilità, mentre il serpente, sebbene spesso associato al veleno e all'inga

Elogio della parola

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“Con la modernità, in cui non smettiamo di accumulare, di aggiungere, di rilanciare, abbiamo disimparato che è la sottrazione a dare la forza, che dall'assenza nasce la potenza. E per il fatto di non essere più capaci di affrontare la padronanza simbolica dell'assenza, oggi siamo immersi nell'illusione inversa, quella, disincantata, della proliferazione degli schermi e delle immagini” Jean Baudrillard “Tu sei un artista, io un pensatore. Tu dormi sul petto della madre, io veglio nel deserto.” Herman Hesse       Il titolo di questo breve post prende ispirazione dall'omonimo libro di Lamberto Maffei (Edizioni Il Mulino, 2018), medico e accademico dei Lincei, tra i maggiori esperti mondiali di neuroscienze. Quanto è importante la parola , intesa nel suo significato più esteso di pensiero , nel processo che sottende la nostra capacità di comprendere la realtà? E in che modo tutto ciò è collegato col mondo delle immagini?       Cominciamo con l'osservare che

"Aqua"

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"Chi è privo di un mito è un uomo che non ha radici." Carl Gustav Jung       Vi presentiamo il concept di un’animazione che nasce dalla fusione di due linguaggi artistici: la musica e la fotografia. Il video è ispirato a una traccia musicale sperimentale, creata da Cattivo Costume , Raffaele Cesarano (darabouka) e Patrizia Ferrarini (campane tibetane) , che fonde in modo magistrale campane tibetane, strumenti ancestrali e voce. Il risultato è un racconto sonoro che evoca atmosfere mitologiche e primigenie. Le immagini fotografiche che accompagnano la musica, sono state scelte per rappresentare la dimensione visiva di questo racconto, attraverso una dimensione metafisica e cercando di trasmettere il nostro modo di conoscere il mondo per mezzo dell’arte e lontano da alcuni stereotipi. Speriamo che il video vi piaccia e vi coinvolga. Buona visione!       Nelle profondità dell'etere, al di là del velo del tempo, fluiva l'acqua dell'oblio e del ricordo, tessend