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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

D’ombra permanente e fragile memoria di un istante

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“Totam mihi vitam nihil videri aliud quam leve somnium fugacissimum que fantasma” (“Tutta la mia vita altro non pare, che un lieve sogno, fantasma che svanisce in un istante”) Francesco Petrarca ...una riflessione sulla natura effimera dell'esistenza, paragonata a un sogno fugace e un fantasma evanescente... Concept Questa pietra è un ossimoro scolpito dalla natura e dal caso, memoria geologica e frattura istantanea, levigata come un pensiero ancestrale su una faccia e squarciata come un trauma improvviso sull'altra. L'opera esplora la tensione tra permanenza e fragilità , tra la forma definita e l'indeterminatezza della percezione. La pietra è un aforisma visivo, il testo che l'accompagna è la sua eco verbale, ma entrambi sono incompleti, si cercano, si definiscono a vicenda senza mai coincidere perfettamente. L'uno apre solo crepe nell'altro. Suggestioni Dov'è il punto di rottura tra stasi e caduta? L'ombra è sostegno o precipizio? La s...

L'ho visto con gli occhi di un clown

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“Un uomo che non sa di essere un clown, non solo non è un artista, ma non capisce nulla della vita.” Egon Friedell “Ho bisogno di molta poca realtà.” Heinrich Böll       Questi tre brevi monologhi offrono uno sguardo intimo e sfaccettato sull'esperienza del clown, andando oltre la superficie del divertimento e della risata. Attraverso tre voci diverse, emerge (ancora) un ritratto complesso e profondamente umano. Il primo caratterizzato da malinconia celata dietro il sorriso dipinto, la consapevolezza della finzione e la sua funzione di specchio delle fragilità umane. Il secondo clown, pur riconoscendo l'abisso, sceglie la via dello stupore e della meraviglia, esponendo la propria anima con autenticità. L'ultimo, ispirato dall'immagine di un volto che si ritrae, esprime la stanchezza della performance, il desiderio di un momento di tregua e la lotta per preservare la propria umanità sotto lo sguardo invadente del pubblico. Insieme, questi monologh...

Se mi fai il ritratto ti sparo!

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“Perché ci sono troppe cose che mi piacciono e mi confondo e mi perdo a correre da una stella cadente all’altra fino allo sfinimento. Non avevo niente da offrire a nessuno tranne la mia confusione.” Jack Kerouac “Ci voltammo dopo dodici passi, perché l’amore è un duello, e ci guardammo per l’ultima volta.” Jack Kerouac       Nel cuore della voragine, lì dove la brama di essere visti si scontra con il terrore ancestrale di essere scoperti, prendono vita questi appunti fotografici che lacerano il velo del ritratto contemporaneo. "Se mi fai il ritratto ti sparo!" non è un semplice titolo, ma un grido di battaglia, una sfida lanciata dall'abisso paradossale che si spalanca ogni volta che un obiettivo ci inquadra.       Queste foto, caratterizzate da un bianco e nero netto e tagliente, oscillano sul confine incandescente tra l'eleganza delle immagini fashion e la brutalità del ritratto psicologico. Ci trascinano in quel...